In collaboration with Gabriel Arriola Bravo, Carlos Montesdeoca,
Sary Astigarraga, Aliki Caudevilla and Filippo Bertola
“Berenice” is a photographic series that tries to be a poetic song to beauty,
to nature and to the reason why we must be guided towards ecological sustainability and recycling or reutilization,
instead of generating constant residues and materials that are not suitable and destroy the Environment
Photography: Lucilla Bellini
Video: Filippo Bertola
Dancer & Model: Sary Astigarraga González
MUA & Hair: Carlos Montesdeoca
Custome & Dress by Gabriel Arriola
Assistant: Aliki Caudevilla
Tenerife, Spain
L’idea della sessione fotografica nasce pensando alla sensibilizzazione sopra la plastica,
il suo uso massivo e l’inquinamento per produrlo e per smantellarlo.
Gabriel Arriola Bravo decide di confezionare a mano un abito, riciclando del materiale di imballaggio.
L’idea nasce poi in collaborazione con Carlos Montesdeoca, parrucchiere e truccatore,
di realizzare uno stile regale e arcaico da abbinare all’abito realizzato.
La protagonista della sessione fotografica è una ballerina classica della compagnia dell’Auditorio di Santa Cruz de Tenerife,
Sary Asigarraga Gonzalez, che indossa il vestito in una location emblematica dell’isola
per la sua bellezza naturalisticae che crea contrasto con la materia del vestito stesso.
Il progetto propone una visione poetica e allo stesso tempo femminile ed elegante
sopra l’uso massificato della plastica nella società contemporanea, il suo catastrofico impatto con l’ambiente.
Affronta al tempo stesso la problematica che la plastica che finisce nell’oceano non si distrugge,
ma con il passare del tempo distrugge l’ecosistema marino.
La serie fotografica racconta poeticamente un inno alla bellezza,
alla natura e alla ragione che ci deve guidare verso l’eco sostenibiltà e il riuso,
piuttosto che al spreco e alla produzione di materiali che non sono adatti all’ambiente.
Mentre la protagonista danza, ieratica e solenne come la mitologica regina egiziana Berenice,
poeticamente risuonano le parole di Edgar Allan Poe nel racconto del 1835
dedicato a questa affascinante figura mitologica :
“La mia ragione poteva benissimo rassomigliarsi a quella rupe di mare…
rupe che qual torre resisteva immobile ad ogni violenza umana ed al terrore più terribile delle acque e dei venti”.
The idea of the photoshoot comes thinking of awareness over the plastic,
its massive use and pollution to produce it and to dismantle it.
Gabriel Arriola Bravo decides to create a suit by hand, recycling packaging materials.
The idea was realized in collaboration with Carlos Montesdeoca, hairdresser and makeup artist,
that creates a regal and archaic style to match the dress and the concept.
The protagonist is a ballet dancer of the company Auditorio in Santa Cruz de Tenerife, Sary Asigarraga Gonzalez,
wearing the dress in an emblematic location of the island for
its natural beauty and creates contrast with the material of the suit .
The project proposes a poetic vision and at the same time, feminine and elegant;
over the massed use of plastics in contemporary society and its catastrophic impact on the environment.
It faces the problem that plastic that ends up in the ocean is not destroyed, but,
with the passage of time, it destroys the marine ecosystem.
The photographic series tells a poetic hymn to beauty,
to nature and to the reason that must guide us towards eco-sustainability and reuse,
rather than the waste and the production of materials that are not suitable for the environment.
While the main character dance, hieratic and solemn as the mythological Egyptian queen Berenice,
poetically sound the words of Edgar Allan Poe in the story of 1835 dedicated to this fascinating mythological figure:
“My reason could very well resemble each other in that cliff sea cliff … what resisted the tower building to every human violence and to the most terrible fear of water and wind.”